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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Autosufficienza energetica in Italia. Realtà o utopia?

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Lo spiegano quattro ricercatori del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), che hanno tracciato la road map da seguire per raggiungere quota 100% di energia prodotta da fonti rinnovabili entro la metà del secolo. L’Autosufficienza economica, a detta di alcuni economisti, è un’utopia. eppure, d'altro canto, è vero anche non è mai stata provata prima. Del resto l’Autosufficienza è diversa dall'Autarchia, cioè autosufficienza giuridica o di autogoverno, o ancora autosufficienza economica, chiamata anche “economia chiusa”, in cui non sono presenti relazioni commerciali con l’estero. L’Autosufficienza Economica di un Paese, invece, prevede la massima autosufficienza nella produzione delle necessità basilari mentre i beni strumentali, che non si è in grado di produrre localmente, possono essere importati anche dagli altri Paesi. E’ prevista anche l’esportazione di prodotti finiti e servizi non necessari nonché l’esportazione delle materie prime.   Per risolvere i seguenti problemi,

GREEN VS BLACK: la sfida per la transizione energetica

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La questione energetica accompagna da sempre la vita dell’uomo. La produzione di energia elettrica in Italia avviene a partire dall'utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili, cioè i combustibili fossili quali gas naturale, carbone e petrolio, importati dall'estero, e in misura sempre più rilevante con fonti rinnovabili come lo sfruttamento dell’energia geotermica, idroelettrica, eolica e solare. Il restante fabbisogno elettrico viene soddisfatto con l’acquisto di energia elettrica attraverso l’utilizzo di elettrodotti.  L’Italia, che dopo il disastro di Chernobyl ha bocciato il nucleare, è infatti priva di risorse. Più di ogni altro paese europeo, dipende dall'estero per quanto riguarda l’energia, in base ad una serie di accordi internazionali. Considerando sia i combustibili sia l’energia elettrica importata, la dipendenza dall'estero è per circa il 72% del nostro fabbisogno. In particolare, il nostro Paese importa gas dalla Russia per il 38.2% e da altri p

GUERRA RUSSIA-UCRAINA: La "Generazione Greta" aveva ragione.

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La guerra scoppiata il 24 febbraio del 2022 non ha suscitato solo terrore, ma anche un grave problema di rifornimento energetico per tutti i paesi occidentali. L'Italia consuma all'anno tra i 70 e gli 80 miliardi di metri cubi di gas metano, di cui più di un terzo è importato dalla Russia . Il nostro è, insieme alla Germania, uno dei Paesi europei più vulnerabili a un'eventuale interruzione delle forniture di gas dalla Russia.   Come spiegato dall'Istituto per gli studi di politica internazionale, il problema della dipendenza energetica dalla Russia è anche di tipo strutturale e geografico: “è molto più semplice importare gas attraverso i metanodotti, via tubo, che non via mare con le navi metaniere, che trasportano gas naturale liquefatto”. L'Europa si sta muovendo per aumentare l'acquisto di gas naturale liquefatto dai principali produttori che sono  Stati Uniti, Qatar e Australia. Il gas liquefatto è un  gas naturale che permette di ridurre il volume

E se....dall'oggi al domani ci ritrovassimo senza energia elettrica?

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  La civiltà umana vive immersa nelle comodità. Essa è circondata da tante invenzioni che le permettono di condurre, giustamente, una vita il più possibile esente da problemi e da fatiche. Sembra proprio che l'Uomo non potrebbe fare a meno della tecnologia, oggi presente in maniera massiccia nel mondo. Immaginate per un momento come sarebbe il mondo senza energia elettrica. Ci avete mai pensato?   Ad esempio, noi non avremmo potuto scrivere questo articolo e voi non avreste potuto leggerlo dal vostro tablet o smartphone. Un semplice atto quotidiano, leggere un articolo di un blog, non sarebbe possibile senza l’energia elettrica. Le nostre vite sono così dipendenti dall'elettricità che un blackout di un’ora sembra un tempo infinito. Non tutti agli inizi avevano l’elettricità nelle proprie case, il progressivo processo di elettrificazione e le svariate applicazioni dell’energia elettrica hanno migliorato tutti gli aspetti della nostra vita. Il lusso di un tempo adesso è diven

COME SAREBBE UN MESE SENZA ENERGIA?

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Come sarebbe un mese senza energia? Immaginiamo che per un mese venisse a mancare l’energia. Potrebbe accadere, non è una cosa impossibile, perché le cause che potrebbero provocare un grande blackout sono un eccesso di domanda di energia rispetto a quanto viene effettivamente prodotto; oppure potrebbe dipendere da una qualunque interruzione di linea del sistema di distribuzione.  Ma cosa succederebbe di preciso? Saremmo in grado di sopravvivere?  La risposta è ovviamente sì, ma gli effetti di questo “spegnimento” globale colpirebbero qualunque dispositivo o sistema che per funzionare ha bisogno di energia elettrica. Quindi se non tutto, quasi tutto. I primi danni sarebbero a livello individuale, ma a livello più globale i danni sarebbero peggiori. Tutto il mondo sarebbe, di notte, sommerso dall'oscurità. Gli ospedali non potrebbero più assicurare la vita ai pazienti, tenuti in vita da macchine elettriche. Il sistema dei trasporti si bloccherebbe. Le città sarebbero invase da va

LA FASHION WEEK DELLA PIRANDELLO SVEVO!

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Durante l’ultima settimana di Marzo nei corridoi della Pirandello Svevo si iniziava a respirare una certa aria di moda... Tutto ebbe inizio a New York nel 1943: l’evento fu infatti organizzato negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale. La “Fashion week”, così chiamata da noi alunni delle scuole superiori di 1° e 2° grado,   consiste nel vestirsi ogni giorno seguendo una tematica scelta da ciascuna classe. Noi abbiamo deciso di partecipare a questa iniziativa con sfilate, balli di gruppo…e tante foto! Ecco un assaggio della nostra iniziativa: 1° GIORNO         VECCHIA NAPOLI / NAPLES DAY 2° GIORNO         ANNI ‘80 3° GIORNO         SPAZIO  ALL'ELEGANZA Gli alunni della 3°D

NON VOGLIAMO UN'ALTRA GUERNICA

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Determinazione. Non vogliamo un’altra Guernica. Ammiriamo tanto questo senso di determinazione, ma vediamo solo la parte buona e, forse, nascondiamo “i fatti” per non vederne il lato oscuro. Il potere, l’avidità, la necessità di voler sempre di più suscitano in un uomo pieno di ego la voglia di agire con conseguenze distruttive, e la guerra è una di queste. La guerra è un mezzo per arrivare solo ad una soddisfazione personale, se vinta; mentre, se persa, scatena un senso di frustrazione, impotenza, vendetta, caratteristiche malsane di noi uomini che portano ad agire in modo crudele. L’ira diventa follia nel pretendere il controllo del tutto, pur di vincere. Vittoria e superiorità nutrono l’egoismo affamato dell’insulso mostro umano. Il problema è che questo malato rapporto tra uomo ed ego porta conseguenze su persone innocenti che non possono opporsi. Dove sta la il giusto? Di chi è la ragione? Non della bambina che fugge dalla sua terra, non del padre che saluta col so