GUERRA RUSSIA-UCRAINA: La "Generazione Greta" aveva ragione.

La guerra scoppiata il 24 febbraio del 2022 non ha suscitato solo terrore, ma anche un grave problema di rifornimento energetico per tutti i paesi occidentali.


L'Italia consuma all'anno tra i 70 e gli 80 miliardi di metri cubi di gas metano, di cui più di un terzo è importato dalla Russia. Il nostro è, insieme alla Germania, uno dei Paesi europei più vulnerabili a un'eventuale interruzione delle forniture di gas dalla Russia. 

Come spiegato dall'Istituto per gli studi di politica internazionale, il problema della dipendenza energetica dalla Russia è anche di tipo strutturale e geografico: “è molto più semplice importare gas attraverso i metanodotti, via tubo, che non via mare con le navi metaniere, che trasportano gas naturale liquefatto”.

L'Europa si sta muovendo per aumentare l'acquisto di gas naturale liquefatto dai principali produttori che sono  Stati Uniti, Qatar e Australia.

Il gas liquefatto è un  gas naturale che permette di ridurre il volume della sostanza e trasportarlo facilmente su navi metaniere e senza bisogno di gasdotti. Prima di essere utilizzato  deve essere rigassificato, cioè riportato da liquido a gassoso, in impianti appositi (l'Italia ne ha tre in funzione: a Livorno, La Spezia e Rovigo).

DAVVERO ECOLOGICO? - Negli Stati Uniti il gas naturale viene estratto con la tecnica della frantumazione artificiale delle rocce sotterranee attraverso potenti iniezioni di acqua, sabbia e un mix di sostanze chimiche, al fine di liberare gas  presenti nelle porosità delle rocce del sottosuolo. Una tecnica che distrugge il paesaggio e genera elevati rischi ambientali (inquinamento atmosferico, rilascio di sostanze chimiche pericolose nel terreno e nelle falde).

La Commissione Europea ha presentato un piano per ridurre la dipendenza dal gas russo entro fine anno, diversificando le forniture e producendo più biometano prodotto da scarti agricoli ed industriali e di ridurre l’uso industriale e domestico di 

combustibili fossili grazie all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili.

LE PROPOSTE - E’ necessario prevedere nell'arco di tre anni la progressiva eliminazione delle agevolazioni sui prezzi del gas e l’eliminazione degli incentivi per l’installazione delle caldaie a gas.

Prevedere le ristrutturazioni degli interi edifici, magari iniziando proprio dagli edifici di edilizia pubblica installando pannelli solari in grado di produrre energia alternativa, proprio “nella prospettiva di elettrificazione e diffusione di pompe di calore integrate con fonti rinnovabili”.

Potrebbe essere questa la spinta giusta per rendere l’Italia a emissioni zero entro il 2050. E’ questa la speranza soprattutto dei ragazzi della Generazione Greta.

 

Impianti fotovoltaici/ termici su edifici


FONTI:

Focus: L'invasione dell'Ucraina potrebbe accelerare la transizione energetica oppure rispolverare fonti inquinanti

La Repubblica: Rigassificatori, l’Italia è indietro: ci sono solo tre impianti per trasformare il metano

Camera dei deputati Studi: Attività produttive sviluppo economico e politiche energetiche (27 gennaio 2022)

Elisa Carrieri – 3°F

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