GREEN VS BLACK: la sfida per la transizione energetica


La questione energetica accompagna da sempre la vita dell’uomo.

La produzione di energia elettrica in Italia avviene a partire dall'utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili, cioè i combustibili fossili quali gas naturale, carbone e petrolio, importati dall'estero, e in misura sempre più rilevante con fonti rinnovabili come lo sfruttamento dell’energia geotermica, idroelettrica, eolica e solare.

Il restante fabbisogno elettrico viene soddisfatto con l’acquisto di energia elettrica attraverso l’utilizzo di elettrodotti. 

L’Italia, che dopo il disastro di Chernobyl ha bocciato il nucleare, è infatti priva di risorse. Più di ogni altro paese europeo, dipende dall'estero per quanto riguarda l’energia, in base ad una serie di accordi internazionali.

Considerando sia i combustibili sia l’energia elettrica importata, la dipendenza dall'estero è per circa il 72% del nostro fabbisogno.

In particolare, il nostro Paese importa gas dalla Russia per il 38.2% e da altri paesi come l’Algeria in quantità minori.

L’invasione russa dell’Ucraina ha riportato al centro del dibattito pubblico e politico la dipendenza del nostro paese dalle importazioni di gas naturale dalla Russia.

Oggi la totalità del gas russo che arriva in Italia passa dall'Ucraina, una situazione che spaventa la politica a fronte della guerra, visto che la dipendenza italiana è aumentata negli ultimi dieci anni.




L’Italia è legata alla Russia anche sul fronte delle esportazioni dell’industria automobilistica, agroalimentare e delle telecomunicazioni.

L’unica modalità di generazione dell’energia ‘’interna’’ è quindi quella delle fonti rinnovabili.

Per raggiungere questo obiettivo lo strumento principale è la transizione energetica, cioè il passaggio da un mix energetico centrato sui combustibili fossili inquinanti ad uno basso o zero emissioni di carbonio.

Rilanciare l’economia, grazie soprattutto alla tecnologia verde, trasformerà le sfide climatiche ed ambientali in opportunità concrete, così come stabilito nell'Obiettivo 13 dell’Agenda 2030.

In virtù di questi scenari, il Governo italiano ha quindi preparato un piano per far fronte a una possibile crisi energetica.

Tra le ipotesi, si prevede, la riapertura delle centrali a carbone, nuovi rigassificatori e l’utilizzo del gas naturale liquefatto trasportato più facilmente dagli Stati Uniti.

Ma in attesa che la politica sia in grado di deporre le armi, la politica energetica deve necessariamente esplorare altre vie.

Quelle che erano solo timide proposte orientate all'utilizzo di un’energia green ora dovranno diventare una strada da percorrere molto velocemente.

Lorenzo Pane – 3°F

Commenti

Post popolari in questo blog

CONTRO OGNI PREGIUDIZIO: I ragazzi delle classi terze alle prese con l'approfondimento della conoscenza delle religioni altrui.

LA FASHION WEEK DELLA PIRANDELLO SVEVO!

SULLA SCIA DI VALERIA - Insieme per il "Dono"