NON VOGLIAMO UN'ALTRA GUERNICA
Determinazione.
Non
vogliamo un’altra Guernica.
Il potere, l’avidità, la
necessità di voler sempre di più suscitano in un uomo pieno di ego la voglia di
agire con conseguenze distruttive, e la guerra è una di queste.
La guerra è un mezzo per
arrivare solo ad una soddisfazione personale, se vinta; mentre, se persa,
scatena un senso di frustrazione, impotenza, vendetta, caratteristiche malsane
di noi uomini che portano ad agire in modo crudele.
L’ira diventa follia nel
pretendere il controllo del tutto, pur di vincere.
Vittoria e superiorità
nutrono l’egoismo affamato dell’insulso mostro umano.
Il problema è che questo
malato rapporto tra uomo ed ego porta conseguenze su persone innocenti che non
possono opporsi.
Dove sta la il giusto? Di
chi è la ragione?
Non della bambina che fugge
dalla sua terra, non del padre che saluta col sorriso i suoi bambini con la
disperazione di poterli non vedere più, non del giovane che pensava di essere
ad una esercitazione militare ma si è trovato in guerra con cadaveri di uomini nati
nel suo stesso anno, né della mamma incinta che non conoscerà mai il suo bimbo.
Noi vi chiediamo con forza e
determinazione: ”Basta! Fermatevi, guardatevi negli occhi, dimenticate la
superbia e ragionate tutti. A cosa serve, a chi serve tutto questo dolore?
NOI NON VOGLIAMO UN’ALTRA
GUERNICA.
I ragazzi della 3°M
Una riflessione sulla inutilità della guerra, senza prendere le parti di
uno o dell'altro schieramento, scaturita dallo studio di "Guernica" di Picasso.
Le parole sono venute fuori di getto attraverso un brainstorming realizzato dopo l'analisi del
quadro di Picasso. I riferimenti alla guerra che stiamo vivendo e alle immagini
tanto cruente da sembrare "finte" sono evidenti. Risulta
importante il non schierarsi dei ragazzi, che condannano la brutalità della
guerra, sempre. Il lavoro grafico, condito di colori ucraini e simbolismi russofoni, è scaturito dal voler affermare, con ancora più forza, ciò di cui sono fermamente convinti.
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