SULLA SCIA DI VALERIA - Bullismo e Cyberbullismo
ESSERE CONSAPEVOLI CI AIUTA A “NAVIGARE” IN SICUREZZA
Lunedì 20 marzo le classi prime della scuola secondaria di 1°grado
Pirandello Svevo hanno partecipato, nel teatro della scuola, all'incontro con
il maresciallo Mario Ingegno che ci ha parlato del corretto comportamento da
tenere quando si naviga sul web. L’argomento ha rapidamente coinvolto tutti i
presenti e numerose sono state le domande riguardanti soprattutto il bullismo e
il cyberbullismo.
Grazie alla competenza del maresciallo e alla chiarezza delle sue
spiegazioni abbiamo capito che il bullismo e il cyberbullismo sono veri e
propri reati e anche molto gravi e per questo dobbiamo fare in modo da evitare
i comportamenti sbagliati. Prima di tutto il maresciallo ci ha
raccomandato di confidarci sempre con qualcuno: genitori, amici, poliziotti o
anche professori che saranno lì a proteggerti e ad incoraggiarti a denunciare
il bullo, che in realtà è l’elemento più a rischio. Infatti parlare fa bene sia
alla vittima che al bullo stesso. Non dobbiamo dimenticare che anche lui può
essere aiutato.
Le sanzioni sono tante e vanno da 1 fino a 6 anni e dipende dalla
gravità del reato.
Gli abbiamo chiesto come fare per riconoscere il bullismo da un
semplice dispetto e lui con estrema chiarezza ci ha fatto un esempio: se una
persona prende una matita senza permesso, non è proprio bullismo, ma se il
fatto si ripete e sempre con la stessa persona, bisogna denunciare.
Una volta individuato il bullo ci ha parlato delle sanzioni.
La polizia può dare una pena anche ai ragazzi minori di 14 anni
con una quota da pagare, ma se invece si è maggiori di 14 anni si viene
inseriti in un percorso educativo, sia per il bullo che per i genitori, per
capire le motivazioni dei suoi comportamenti. Purtroppo per noi ragazzi è difficile
riconoscere le azioni di cyberbullismo, poiché utilizziamo i nostri cellulari
quotidianamente e gli insulti che troviamo sui social sono diventati cose
normali, senza sapere che potremmo incorrere in un reato. La pena per il
cyberbullismo è la stessa del bullismo, dipende dalla gravità dell’azione.
Questo incontro ci ha aiutati a capire quanto bisogno ci sia di
essere consapevoli dei propri comportamenti ed è stato molto importante
partecipare perché ci ha insegnato che è fondamentale parlare con persone che
potrebbero aiutarci.
Ludovica Letizia
(dalla redazione della
pagina “Sulla scia di Valeria”)
BULLISMO E CYBERBULLISMO: COME RICONOSCERLI
L’incontro con il maresciallo Mario Ingegno si è svolto il 21 marzo 2023 nel teatro della scuola Pirandello Svevo di Napoli con tutte le classi prime.
Il maresciallo ci ha finalmente chiarito la differenza tra bullismo e
cyber-bullismo.
Possiamo parlare di bullismo quando siamo di fronte ad una relazione di
abuso di potere.
I comportamenti prevaricatori si ripetono nel tempo, tra ragazzi non di
pari forza, dove chi subisce non è in grado di difendersi. Il bullismo può
causare il rifiuto di andare a scuola, insicurezza e isolamento.
Invece il cyberbullismo è la manifestazione in rete di un fenomeno più
ampio e meglio conosciuto come bullismo online che definisce un insieme di
azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo,
realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat
rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di
provocare danni ad un coetaneo.
Abbiamo chiesto al maresciallo quale fosse l’elemento principale per poter
riconoscere il cyberbullismo
e ci ha detto che mentre nel bullismo sono coinvolti ragazzini della classe o dell’istituto
invece nel cyber bullismo anche adulti o ragazzi sconosciuti provenienti da una
qualunque parte del mondo possono, attraverso i social network, attuare offese,
minacce o ingiurie.
Giorgia Di Palma
(dalla redazione della
pagina “Sulla scia di Valeria”)
CALIAMO UN’ANCORA NEL MARE DEL WEB
Lunedì 20 Marzo alle ore 9,00 presso il teatro della scuola Pirandello le classi prime si sono riunite per partecipare all’incontro formativo con il maresciallo
Mar. Magg. Mario Ingegno del comando “Carabinieri Soccavo Traiano”
di Napoli con un incontro sull’ argomento: NAVIGARE IN SICUREZZA SUL WEB.
In particolare ci ha fatto notare le principali differenze tra il bullismo e il
cyber bullismo che sono le seguenti:
1) Nel bullismo sono
coinvolti compagni di classe, mentre nel cyberbullismo sono coinvolte ragazze, ragazzi
oppure persone adulte.
2) Nel bullismo solitamente
solo il bullo può’ “esercitare” potere sulla vittima, mentre nel cyberbullismo anche
una persona debole può effettuare il passaggio a cyber bullo.
Questo incontro ci ha fatto capire, tra le tante cose, l’importanza del
rispetto e dell’amore verso il prossimo.
(dalla redazione della pagina “Sulla scia di Valeria”)
UN’ “ARMA” IMPENSATA: L’IRONIA
Lunedì 20 marzo c’è stato un incontro con il maresciallo M. Ingegno, dell'arma dei Carabinieri, nel quale si è parlato della differenza tra bullismo e cyberbullismo allo scopo di informare noi giovani, in modo da avere conoscenza di questo fenomeno che si sta diffondendo e che può essere molto pericoloso. Ci ha spiegato che per quanto riguarda il bullismo sono coinvolti solo gli studenti della classe o dell’istituto mentre nel cyberbullismo possono essere coinvolti ragazzi o adulti di tutto il mondo. Il bullismo si limita ad azioni aggressive direttamente rivolte alla vittima a differenza del cyberbullismo in cui il cyberbullo può rimanere anonimo e nascondersi dietro la tecnologia. Queste sono solo alcune delle differenze che contraddistinguono questi fenomeni, invece una cosa in comune è che entrambi sono un reato. Per questo motivo la vittima non deve sentirsi sola e deve trovare il coraggio di denunciare o comunque rivolgersi ad un adulto di cui si fida: solo denunciando potrà farsi giustizia. In molti abbiamo chiesto al maresciallo come poter prevenire il fenomeno, come evitare che si creino situazioni pericolose. Ci ha suggerito di non reagire agli atteggiamenti del bullo e soprattutto di fare tante amicizie, stabilire legami con i compagni di classe o con i coetanei, perché il bullo “attacca” soltanto le persone timide e riservate. Insomma non bisogna farsi prendere dalla paura e ricordarsi sempre che anche con un po’ di ironia si può “smontare” l’arroganza di un “debole” che si crede forte.
#bullononmifermi
(dalla redazione della pagina “Sulla scia di Valeria”)
LE 10
REGOLE PER AFFRONTARE IL BULLO
Durante l’incontro con il maresciallo Ingegno abbiamo riflettuto sulle principali regole da rispettare per poter affrontare con determinazione e coraggio il bullo.
1. Non accettare mai le provocazioni.
2. Non trovarti mai da solo con il bullo e non
fare a botte con lui.
3. Racconta ad un amico o ad un adulto ciò che
ti fa.
4. Non badare a chi ti giudica pauroso.
5. Mantieni la calma e domina la paura.
6. Pensa in anticipo le risposte più brillanti
da dare al bullo.
7. Fai amicizia con tutti e non ti isolare.
8. Annota tutto su un diario.
9. Se il bullo pretende le tue cose dillo ad un
adulto.
10. Denunciare il bullo non significa “fare la
spia”.
Insomma per bloccare e contenere questo fenomeno non dobbiamo isolarci o tollerare le prepotenze continue, ma reagire denunciando, parlando. Un avvertimento che va anche e soprattutto agli “spettatori”, che possono e devono intervenire non isolando la vittima, ma accogliendola tra loro. Ricorda: “Se guardi il bullo e non lo fermi non aiuti nessuno, né il bullo, né la vittima”.
(dalla redazione della
pagina “Sulla scia di Valeria”)
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