LA MIA DISLESSIA

LA MIA DISLESSIA

di Ilaria Daniele


In seconda elementare  ho scoperto tramite alcuni test di essere dislessica. Quando l'ho scoperto, avevo solo sette anni, non sapevo molto bene che cos'era e  ho iniziato a fare logopedia per migliorare la lettura e il lessico. Però avevo una maestra che a quel tempo, mi sembrava non mi sostenesse davanti a tutta la classe, come se non mi aiutasse ad andare avanti e fortificarmi. Per farmi sentire importante mi mandava a fare le fotocopie oppure a fare servizi in altre classi, dicendo che ero la  sua segretaria ma poi in pagella i voti restavano sempre voti bassi, nonostante io mi impegnassi continuamente a casa fino ad arrivare alle lacrime.

Ci si mettevano anche i miei compagni  di classe, che  mi prendevano in giro con frasi molto infelici come per esempio  “Non sai leggere", “Ti fai fare i compiti da tua sorella” oppure “Sei un’asina”. Inizialmente ci rimanevo male e lo tenevo per me, però la mia famiglia si accorse che non sorridevo più e alla fine dissi tutto quello che succedeva in classe.


Poi ho imparato a fregarmene del parere degli altri perché grazie a tutto questo io sono maturata molto e ho imparato a riconoscere quanto valgo. Ora sono in terza media e sono migliorata tantissimo grazie  a me stessa, grazie alla mia famiglia e ai professori che ho trovato qui alle medie e un grazie speciale va anche alla mia compagna Michela, la quale mi aiuta e sostiene.

Adesso utilizzo  un programma che  mi dà una grandissima mano nell'apprendere le materie scolastiche, questo programma me l’ha dato il mio tutor, infatti è anche grazie a loro se sono molto migliorata, infatti oltre ad aiutarmi nelle difficoltà dell’apprendimento, mi hanno dato una mano nell'aumentare la mia autostima…che era “sotto i piedi,” infatti io stessa pensavo di “fare schifo” ma ad oggi ho capito che non è così, io mi distinguo dalla massa per una difficoltà che ora è “la mia compagna di viaggio”.


Purtroppo tutt'oggi “combatto” con delle persone che hanno una mente chiusa e che pensano che io non sia intelligente oppure che io non sappia leggere o pronunciare bene una parola in lingua straniera.

Auguro a tutti coloro che mi prendono ancora in giro e ridono alle spalle di crescere e maturare e soprattutto voglio ringraziarli, perché i loro commenti sgradevoli mi rendono forte e in realtà sono spunto di miglioramento.

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