UN CAFFÈ TRA SIGNORE

 

UN CAFFÈ TRA SIGNORE

Alessandra Aloigi  (docente)


 Conclusione del Progetto Scuola di comunità Civil Hub - partner Legambiente e Libera. 

Pubblicazione  "Pratiche, metodi e appunti per il sostegno alla Genitorialità". 

Antonio D'Amore, sociologo, responsabile per Libera Campania dei percorsi formativi e dello Sportello di Supporto alla Genitorialità.

 

Ore 17 di un pomeriggio, tra il 2020 e il 2021. Collegamento Zoom, un mosaico di visi dall’espressione un po’ incerta. Antonio D’Amore con la sua bonomia ha una parola per tutte, spunta qualche sorriso che scalda l’atmosfera. Una parola, una domanda scherzosa … per tutte, infatti, siamo tra signore: mancano sempre i papà.

Dopo un po’ il mosaico si articola, un riquadro in più, una nuova signora che si unisce al team. Cade la barriera, siamo per un’oretta soltanto Assunta, Giuliana, Marcella, Loredana, Simona, ogni tanto spunta un “prof” di abitudine. Oggi partecipa anche Alessandra, la collaboratrice, che racconta la sua esperienza di “mediatrice” e aggiustacuori. Qualche volta interviene Alba, che dal front-office riesce a intercettare tante realtà e richieste non sempre “amministrative”. Siamo otto, poi dieci, finalmente quindici. Qualcuna cade dal meet, un’altra si aggrega dall'auto uscendo per un servizio essenziale. Il Preside interviene spesso come educatore, docente, talvolta condividendo esperienze genitoriali, fuor di retorica.

L’intervento di Antonio lancia temi più volte incontrati nella nostra pratica di scambio e di conoscenza che si accompagna alla funzione educativa. Nasce pian piano, incontro dopo incontro, uno spazio virtuale, dove provare a FARE COMUNITÀ.

 Manca la gestualità, la prossemica, la condivisione dello spazio reale, tanto importante nell'interazione dei gruppi. Tuttavia i temi sono forti, le partecipanti sono sempre più coinvolte.

I giochi violenti, la dipendenza dalla rete, la fragilità dei genitori “adultescenti”, contraltare alla fragilità manifestata dai ragazzi, spesso chiusi in sé e nelle loro camerette.

Dovremmo parlare di bisogni, azioni condivise, pensare al lavoro sul campo, alla rete territoriale …

In questo momento il bisogno maggiore è condividere ciò che stiamo vivendo, più grande di noi. Stare un po’ insieme e fermarsi. Condividere le pratiche dell’educare tra figure dal ruolo diverso: le insegnanti, il sociologo, altre donne diverse per età e carico di esperienze.

Partire dalle nostre difficoltà (incertezza, continui ribaltamenti, necessità di adeguare la didattica, gli orari, le modalità di lavoro …) consapevoli di attraversare un po’ una sorta di deserto, dove manca la strada, ma forse si aprono opportunità, direzioni inaspettate, per fare quadrato e ricordarci ostinatamente che dobbiamo, nonostante tutto, restare punto di riferimento.  

Le famiglie con le quali collaboriamo sono mediamente attente e presenti nella crescita dei nostri ragazzi, purtroppo resta indietro quel sommerso che pure emerge attraverso le difficoltà che crescono anche nel nostro quartiere (disagio psicologico, nuove povertà, genitori in difficoltà per l’acquisto dei libri, richiesta dei Tablet). Cerchiamo di dare valore al processo, alla COSTRUZIONE DEL PROCESSO e non solo al risultato, per dar valore allo stare insieme alla ricerca di senso. Ma la rete territoriale è ancora debole e del resto, in fase di distanziamento sociale, come interagire con le altre agenzie del territorio?

Oggi, 2022, si appresta il tempo dei bilanci. Iniziate le attività in presenza, si riscopre il bello del lavoro sul campo, speriamo sempre più intenso. Servirà l’aggancio alla rete di agenzie territoriali con le quali seguire in maniera specifica e sistematica le criticità, nonché la capacità di intercettare quei bisogni riconosciuti e condivisi che incoraggino la partecipazione delle famiglie.

Il Progetto ci ha visti partecipi, oltre che per lo spessore dei partner, che da anni ci sono accanto sul fronte dell’impegno sui temi della legalità e della sostenibilità ambientale, proprio per l’idea chiave sottesa. La partita, naturalmente, è apertissima.

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